In qualità di suo legale…











{gennaio 27, 2011}   Il perchè

Penso che il primo post di questo blog debba essere dedicato a spiegare perchè l’ho aperto innanzitutto. La spiegazione in realtà è molto semplice: sto vedendo da ormai quasi due anni l’ambiente della giustizia, dei tribunali, delle cancellerie e dei processi e ho pensato di condividere queste esperienze con il resto del web perchè, alcune, meritano davvero di essere raccontate.

Potete forse immaginarvi i Palazzi di Giustizia come delle jungle, credo sia un’immagine abbastanza fedele di quello che si vede ogni giorno aggirandosi per i corridoio o ancor più per le cancellerie dei nostri tribunali: attenti a non inciampare in qualche fascicolo…
Questa idea c’è da molto, di raccontare quello che vedo con occhi un po’ critici e stamattina dopo l’ennesimo peregrinare per corti e Tribunali ho deciso di aprire questo blog e iniziare a scrivere…
Se volete so anche il momento esatto in cui l’ho deciso, penso tra la frase “Non sono autorizzato a fare una fotocopia” e il “No non può spedire questo documento via e-mail deve portarlo e depositarlo a mani”.
Si sono quasi sicura che tutto sia successo in quel momento…

Ma andiamo con ordine: io non sono avvocato, sono una praticante quindi ho un po’ di dimestichezza con il lavoro sporco, con le fotocopie, il deposito atti, le notifiche e tutto quello che ci sta dietro ai processi.
Ho anche dimestichezza con le cose scomode e stupide, con quello che secondo me nemmeno vi immaginate a meno che non siate del mestiere.

Sono sicura che nessuno di voi immagina che in Tribunale Amministrativo Regionale possa esserci un addetto alle marche da bollo ben separato dall’addetto alle tessere delle fotocopie…

Non preoccupatevi comunque, questo non sarà un blog di lamentele, prometto di raccontare anche tante storie divertenti viste qui in studio e credetemi in questo lavoro ce ne sono tante degne di nota! Solo che dovrete concedermi anche qualche piccolo sfogo e qualche invettiva contro il nostro sistema giudiziario.

Non voglio parlare di processo breve, di grandi riforme, di inchieste o di scandali, qui ci saranno argomenti molto più terra terra, si parlerà di montagne di documenti che devono essere presentati cartacei in decine di copie, si parlerà di sedi staccate dei tribunali non autorizzate a vendere tessere delle fotocopie, si parlerà di timbri, di marche da bollo, di atti scritti a computer e inviati tramite posta ordinaria per l’incapacità nell’uso dei sistemi informatici.

Si parlerà di questo non di quello di cui parlano i politici, di code in cancelleria, di fascicoli trasportati con il trolley, forse anche di foreste disboscate… Ma anche di clienti strani, di richieste assurde… Di telefonate inverosimili, di litigi, bugie: separazioni, divorzi, beghe condominiali, querele fasulle…

Ne ho di cose da raccontare nonostante la poca esperienza…



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et cetera